sabato 28 luglio 2007

Non servono nuove risorse energetiche, basta risparmiare

I sostenitori delle tesi che servono nuove centrali nucleari, nuove pale eoliche, nuove miniere di carbone, ecc, diranno che è il solito chiaccherare a vuoto dei soliti ambientalisti o la ormai famigerata sindrome NIMBY (Not In My Back Yard, lett. "Non nel mio cortile").

Ma non sono proprio d'accordo. Prima di pensare a cercare nuove fonti energetiche sarebbe indispensabile che cercassimo di usare bene quelle che abbiamo.

E' una cosa che i nostri antenati hanno fatto per migliaia di anni non capisco perché una cinquantina d'anni di consumismo debbano modificare per sempre il nostro modo di fare.

Questa riflessione sul risparmio mi è suggerita da un comuniato dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, nel quale si danno alcuni suggerimenti molto interessanti per risparmiare, in questo caso, benzina.

* Scegliere il fai da te nel rifornimento fa risparmiare, anche se e' scomodo;
* Si risparmia fino al 30% mantenendo la velocita a 2/3 di quella massima consentita dalla propria auto;
* Si risparmia fino al 30% con un carico di bagagli non eccessivo. Da evitare carichi esterni;
* Si risparmia fino al 10% con una conduzione dolce della guida;
* Si risparmia fino all'11% con un uso accorto del condizionamento (inutile tenerlo "a palla". Utilizzare il ricircolo dell'aria gia' rinfrescata);
* Si risparmia fino al 10% con una corretta pressione dei pneumatici;
* Si risparmia fino al 10% spegnendo il motore in caso di lunghe file.

Penso che in molti potremmo risparmiare un sacco di soldi, molti di più di quelli che ci lamentiamo di spendere a causa degli aumenti, senza per questo modificare il nostro tenore di vita.

mercoledì 11 luglio 2007

Cablaggio del centro storico: qualcuno mi spiega cosa stiamo facendo?

Vedo che stanno prendendo il via i lavori del progetto "Centralcom", perdonatemi se non è questo il vero nome ma comunque serve a capire.
Se non ho capito male il progetto prevede la copertura del territorio regionale con una nuova rete digitale.
Se non vado errato il protocollo d'intesa è stato siglato a febbraio 2005.

Alcune cose mi sfuggono:

  1. Ma quella che stiamo facendo è davvero una rete a banda larga antagonista a quella già esistente di Telecom?
  2. Ma nel 2007 c'è davvero ancora bisogno di scavare le città (soprattutto quelle come Orvieto) per portare una connessione a banda larga?
  3. Ma per portare la banda larga dove non è ancora presente quella di Telecom bisogna ricablare tutta la regione? Non era sufficiente portare una connettività wireless dove c'era bisogno con poche migliaia si euro?
Sarei proprio contento se qualcuno mi spiegasse (o meglio, ci spiegasse) che cosa stiamo mettendo dentro quei tubi e quei pozzetti.
Ci sarà in giro per la rete un esperto in questo settore, un progettista, un tecnico che ha valutato il progetto, un amministratore consapevole che lo ha firmato, insomma, qualcuno che ci spieghi di cosa stiamo parlando.

E' diverso tempo che molti colleghi mi stanno spiegando che ormai, per portare connessioni ADSL in punti dove non ci sono già servono davvero poche migliaia di euro e qualche antenna. D'altra parte lo sanno bene i cittadini del comprensorio che utilizzano la connettività ADSL wireless di Aria ADSL.

Allora, perché per portare l'ADSL a Bardano dobbiamo scavare Via Postierla?

Poi ho una mia riflessione che è strettamente legata all'argomento.
E' giustissimo che le pubbliche amministrazioni si occupino della rete a banda larga per consentire l'accesso universale alla rete delle reti. Internet è ormai più necessaria dell'acqua, e proprio come l'acqua è necessario che si parli di ripubblicizzazione della rete in Italia.
I tubi dell'acqua e i tubi del telefono e di internet devono essere affidati a delle public company, perché lo stato deve garantire i servizi di prima necessità a tutti.

Confondere connettività con servizi sul web è un errore gravissimo che stiamo pagando a caro prezzo.
E' già stato gravissimo consentire che Telecom fosse privatizzata così com'è, fili e servizi.

Quello che oggi mi aspetto e che i nostri soldi vengano utilizzati per consentire il processo all'indietro e per riportare in mano pubblica la rete, o per meglio dire tutte le reti in Italia.

venerdì 6 luglio 2007

Ha ragione l'assessore Pirkko Peltonen, per innovare non basta...

Ieri sera alla festa dell'Unità a Orvieto ho ascoltato con interesse il dibattito sull'argomento "INNOVAZIONE, SAPERE, CULTURA".
Devo dire di essere molto d'accordo con un passaggio significativo dell'assessore del comune di Orvieto Pirkko Peltonen quando ha detto che l'innovazione per un territorio non è la semplice sommatoria delle punte di eccellenza imprenditoriali.
E' davvero riduttivo e ingenuo pensare questo.
Quello è l'ammodernamento che ogni azienda ha sempre dovuto fare per stare sul mercato, ma non è cosa di oggi.
Penso che sia un processo che esiste da quando esiste il concetto di azienda moderna. Progettare, costruire, inventare, ricercare, brevettare.

Oggi ci si deve preoccupare (e se ne deve preoccupare in primo luogo la politica) di creare le condizioni affinché i processi innovativi coinvolgano non soltanto le aziende, ma ogni settore della vita umana: le aziende, le famiglie, la politica, ecc.

Quale azienda non vuole fare innovazione oggi? Trovatemi una cantina che non cerca di fare il vino più buono ma si accontenta di come viene.

La politica ha il compito di creare le condizioni affinché i processi innovativi coinvolgano tutti e non sperare che una congiuntura positiva porti sul territorio una azienda che, presumibilmente, fa innovazione.

Noi professionisti e le aziende abbiamo il compito di cercare sempre il massimo delle potenzialità. La politica ha il compito di governare questi processi con proposte e soprattutto consapevolezza e non ricordarci sempre che senza innovazione finiremo male.

Mi viene in mente un famosissimo film di Benigni e Troisi di cui prendo in prestito e modifico liberamente una battuta:

- Ricordati che devi innovarti !!! -
- Come!? -
- Ricordati che devi innovarti !!!!! -
- umhh va bene... -
- Ricordati che devi INNOVARTI!!!!!!!!!!!-
- Si, si, va beh, mo me lo segno, non vi preoccupate.

PS: dopo la citazione mi è venuta voglia di rivedere questa pillola indimenticabile di cinema (innovativo) italiano e per fortuna YouTube non tradisce mai.
Eccovi il filmato.